Cos'è il dialogo interiore e come usarlo a proprio favore.


Cosa è esattamente il dialogo interiore?



 Il nostro dialogo interiore inizia a svilupparsi tra i 3 e i 5 anni, quando da bambini parliamo con i giocattoli, solo crescendo lo interiorizziamo.
Il dialogo interiore è importantissimo perché ci consente di avere autonomia e consapevolezza di noi stessi.  Ci accompagna tutti i giorni della nostra vita, diventa non funzionale quando è distruttivo, e ci porta a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in noi stessi o del mondo circostante, come per esempio quando finiamo in un tunnel di pensieri del tipo: “io non sono bravo a fare un qualcosa, e mai sarò bravo”.

Ecco alcuni esempi di dialogo interiore non funzionale:

Tutto o niente
Questo tipo di dialogo si ha quando vediamo tutto bianco o nero, e non vediamo le 50 sfumature di grigio delle persone e delle esperienze che viviamo.
Un esempio: “non ho fatto bene un’attività, quindi l’intero progetto è un disastro”.
In questo caso possiamo chiederci se è reale, se veramente tutto il progetto è un disastro o se abbiamo solo fatto un piccolo errore? È molto utile evitare di usare le parole che hanno un significato assoluto come: sempre, mai, tutto, niente.
Generalizzazione
La generalizzazione avviene quando si pensa che qualcosa avvenuta nel passato dovrà continuare a verificarsi anche nel futuro.
Per esempio: “Non sono stato bravo quando ho fatto quel progetto, quindi non sarò mai bravo e non dovrei provare di nuovo”.
Quello che possiamo fare è chiederci se è corretto e giusto nei nostri stessi confronti predire la nostra performance attuale sulla base del passato.
Dimenticare il positivo
Questo accade quando sorvoliamo sulle esperienze positive e ci focalizziamo solo sugli aspetti negativi.
Per esempio: “Mi hanno detto che ho fatto un buon lavoro, ma probabilmente lo hanno detto solo per essere gentili”.
In questi casi possiamo chiederci di cosa avremmo bisogno per poter accettare le cose positive. Provare a non dubitare dei complimenti che le persone ci fanno, e anzi rinforzarli dentro di noi. Anche se all’inizio può sembrare falso, a forza di ripetere l’esercizio ci sembrerà via via sempre più vero e reale.
Colpevolizzazione
Succede quando ci accusiamo per qualcosa che potrebbe non dipendere da noi. Potrebbe non essere colpa nostra.
Esempio: “ se solo avessi fatto così, l’intero progetto sarebbe andato bene”.
In questo caso potrebbe essere utile qualche volta ripeterci che non siamo responsabili, che non dipende da noi, e focalizzare la nostra attenzione su quello che possiamo effettivamente controllare.
Questi pensieri li abbiamo tutti, diventano distruttivi e dolorosi, ossia il dialogo interiore è non funzionale, quando sono frequenti e si ripetono nel tempo e nelle diverse situazioni della nostra vita.
Puoi modificare qualsiasi tipo di pensiero ricorrendo a 3 semplici step:
Identificazione: prendi consapevolezza del tuo dialogo interiore, quando ti dici per esempio: “tutti mi odiano”, chiediti quali pensieri hai fatto che ti hanno portato a questa conclusione. Riconoscere i pensieri automatici è il primo step per cambiarli.
Osservazione: sii consapevole delle parole che scegli di usare. Evita parole assolute e cariche di emozioni. Invece di usare parole come “odio”, usa parole come “non mi piace”. Questo ti può aiutare a cambiare prospettiva.
Sostituzione: Quando il dialogo interiore diventa doloroso o distruttivo, sfidalo. E trasformalo in domande che ti poni e che ti portano verso la soluzione del problema. Per esempio invece di dire: “non finirò mai” chiediti “come posso finire?” Questo ti tira fuori dalla posizione passiva e ti mette in una posizione di potere.
E’ utile anche verbalizzare i pensieri, già solo verbalizzandoli ci rendiamo conto di quanto siano stupidi e non reali. Se poi ci sono delle persone intorno a noi che ci possono aiutare è ancora meglio.

Una semplice tecnica che puoi usare già da oggi

La prossima volta che senti qualcosa di negativo (pensiero, sensazione, emozione) fai attenzione a cosa stai pensando e, tanto per divertimento, pensa l’opposto e fallo 10/20 volte sempre di più e sempre meglio. E rimani in attesa di vedere cosa succede e come ti senti.
Così se non hai soldi, pensa di essere benestante. E se ti lasci con il/la tuo/a compagno/a pensa alle qualità che desideri nel prossimo partner. Se ti senti solo e deluso dagli amici, immagina come è il tuo mondo ideale, che qualità vorresti che i tuoi amici avessero. Le sensazioni positive fanno accadere cose positive, che poi è anche la base della legge d’attrazione.

E tu?
Com'è il tuo dialogo interiore? 
Ti da una marcia in più o ti frena?
Come potresti fare per migliorarlo?
Scrivilo nei commenti e se pensi che l'articolo possa essere utile ad altre persone condividilo.


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