Perché l'autostima è importante e come migliorarla con un semplice esercizio

Sul perché l'autostima sia importante e come migliorarla è stato scritto tantissimo. Anche se forse non conosciamo ancora tutti i fattori biologici e fisiologici che la influenzano, come del resto non li conosciamo per nessun altro processo mentale. Tuttavia sappiamo quali sono i processi volontari che possono migliorarla o peggiorarla.
Per esempio un impegno a imparare cose nuove, ad affrontare nuove sfide aiuta a migliorare la nostra autostima, mentre la mancanza di volontà nel farlo, standosene magari sul divano a guardare la tv, sicuramente la peggiorano. Così come l'integrità genera rispetto di sé quindi migliora l'autostima, mentre l'ipocrisia è un fattore che la peggiora sicuramente.
Se ritieni di avere un basso livello di autostima, la prima cosa da fare è porti la domanda giusta, questo vale per tutte le cose della vita, il nostro cervello lavora per trovare continuamente le risposte alle nostre domande, lavora per trovare la soluzione, del resto è il suo compito, così come il compito del cuore è quello di pompare il sangue, quello del cervello è quello di trovare le soluzioni, le stesse emozioni sono nate come soluzione, di reazione o adattamento alle situazioni vissute dai nostri antenati. Ritornando all'autostima, una semplice domanda che puoi porti è la seguente: Cosa posso fare io oggi per migliorare la mia autostima?
Ed ecco che il nostro cervello va alla ricerca della soluzione, magari su internet, magari nei libri, magari su questo blog dove trovate di seguito degli utili suggerimenti, il primo dei quali è quello di cercare l'autostima dentro voi stessi. Non fuori, ma dentro.

Il primo suggerimento è quello di vivere consapevolmente. Ho insistito diverse volte sulla consapevolezza e la trovate spesso nei miei articoli, perché è alla base di ogni nostra azione.
La Consapevolezza è la comprensione dei meccanismi che stanno alla base dei nostri comportamenti, e il loro impatto sugli altri. La consapevolezza vuol dire anche sapere da dove derivano i nostri pensieri, le nostre capacità, le nostre preferenze e la nostra autostima. Ossia avere una visione chiara di ogni pensiero, della sua origine, perché viene formulato, di conseguenza sapere l'impatto che ha sul nostro comportamento e sul nostro carattere. È una visione chiara dei fatti della vita.
La consapevolezza è anche la conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza, delle proprie vulnerabilità e passioni.
Essere consapevoli al 100% dei propri pensieri e comportamenti è impossibile, la maggior parte della popolazione mondiale vive in uno stato di inconsapevolezza, diciamo che vive in uno stato più o meno addormentato per tutta la vita. Ma con il tempo, in anni, dipende dalla famiglia e dall'ambiente in cui si vive, si arriva a stati crescenti di consapevolezza. Piano piano si diventa sempre più consapevoli del proprio valore e delle proprie capacità. E quindi si incrementa anche la propria autostima. 
La consapevolezza può essere raggiunta in diversi modi. A volte tramite un'intuizione che arriva all'improvviso mentre siamo impegnati in qualche attività, o anche semplicemente rilassati sul divano. Può derivare da una valutazione di un fallimento così come di un successo. Dallo studio sul funzionamento della mente umana. Oppure da ciò che altri ci dicono. Vi è mai capitato che qualcuno dicesse qualcosa e il vostro pensiero all'improvviso è andato da qualche parte a rivelarvi qualcosa di cui non vi eravate mai resi conto?
A volte basta la consapevolezza di un pensiero a far sparire completamente una situazione interiore dolorosa o un comportamento. Così come basta la consapevolezza di un semplice pensiero a migliorare la il livello di autostima.

Il secondo suggerimento è di accettare noi stessi. L'accettazione è il primo passo verso l'amore per se stessi.
L'accettazione di se è un processo mediante il quale si abbraccia in modo incondizionato il proprio essere indipendentemente dai difetti e dagli errori commessi. Ci si rende conto che siamo degni d'amore così come siamo e non per ciò che facciamo, o diciamo. L'accettazione di se è l'antidoto ai pensieri di autocritica, disapprovazione, disprezzo di se.
Tuttavia l'accettazione di se non è una cosa semplice, perché tutto ciò che ci è accaduto, gli errori che abbiamo fatto, l'ideale di noi stessi non raggiunto, le credenze e le aspettative, risultano per la nostra mente come reali, non sono per la nostra mente delle semplici connessioni neuronali, ma per essa sono la realtà. E quindi siamo costantemente in lotta con questi “pensieri” di non accettazione. Ma alla fine per poter accettare se stessi bisogna per prima cosa accettare proprio le parti più difficili da accettare, bisogna accettare le nostre debolezze. Questo in psicologia viene chiamato il paradosso del cambiamento. L'accettazione di se si ha nel momento in cui non ci identifichiamo più con il comportamento ma quando iniziamo a vedere noi stessi dal punto di vista dell'osservatore.
Per accettare noi stessi dobbiamo innanzitutto notare le nostre emozioni (ritorna la consapevolezza). Restare sulle emozioni e sensazioni poco piacevoli quando si verificano, non si resiste, non si fugge, si rimane li ad abbracciare la parte dolorosa. Comprenderli piuttosto che giudicarli. Condividerli con altri e disinnescare la minaccia di perdere l'amore se li esprimiamo. Con l'umorismo. E infine accettando gli altri per come sono perché spesso sono lo specchio di noi stessi.

Il terzo suggerimento è quello di assumerci la responsabilità della nostra vita, delle nostre azioni, qualsiasi azione, dei fatti che ci capitano. Spesso si da la colpa ai genitori per non aver ricevuto amore, attenzioni, cure e via dicendo, e per questo scaricare la colpa su di loro per la nostra situazione attuale. Non è così, noi oggi siamo liberi e responsabili delle nostre azioni, la nostra situazione non dipende da nessuno all'infuori di noi. Bisogna essere consapevoli (primo suggerimento) di questo. Così come si da la colpa ad un partner per la fine di una relazione, o si accusa un collega o il capo per non aver avuto il riconoscimento che ci aspettavamo. Quando invece tutto questo dipende da noi e solo da noi. Spesso non ci assumiamo la responsabilità di risolvere un problema, o non ci assumiamo la responsabilità di essere felici e viviamo in costante attesa che qualcuno venga nella nostra vita a risolvere il problema o a renderci felici. O che accada qualcosa che cambia la situazione nella quale ci troviamo. Dipende solo da noi, dalla nostra volontà, nessuno verrà a salvarci.
Vi faccio un esempio semplice, per anni volevo imparare l'inglese, ed ho fatto diversi corsi, lezioni private, viaggi studio all'estero, ossia demandavo l'apprendimento della lingua alla scuola, o al viaggio studio o agli altri strumenti. E come risultato avevo imparato a dire: "the pen is on the table". Finché un giorno stufa di non imparare l'inglese e motivata a farlo ho deciso di prendere in mano la situazione e l'ho imparato da sola, da autodidatta. Questo vuol dire che mi sono assunta la responsabilità di farlo non l'ho più demandato ad altri. Con tanta buona volontà, motivazione e costanza ci sono riuscita, e potete fare lo stesso anche voi, non solo con le lingue straniere ma per ogni situazione e aspetto della vostra vita. La stessa cosa ho fatto con l'autostima. Quando mi sono resa conto di avere una bassa autostima ho capito che non potevo aspettare che altri venissero a dirmi cose positive che... guarda caso non avrebbero aumentato la mia autostima in quanto sarebbero risultati poco credibili per la mia mente. Ma ho iniziato a fare gli esercizi, che vi propongo di seguito, e con costanza, buona volontà e motivazione l'ho migliorata assumendomi la responsabilità della mia autostima. Questo è quello che potete fare anche voi, assumetevi la responsabilità della vostra autostima. Non rimandate ulteriormente, è di vitale importanza. Solo voi potete farlo.

Il quarto suggerimento è quello di avere un obiettivo. Quando si ha un obiettivo si lavora per esso e si da il massimo per raggiungerlo, senza obiettivo si vaga a caso e si perde tanto tempo oltre che l'autostima. Avere un obiettivo vi spinge a fare sempre meglio, a concentrarsi su quell'obiettivo a trovare le soluzioni per raggiungerlo. Darsi un obiettivo vuol dire vivere produttivamente, che è fondamentale per costruirci il nostro senso di competenza. La produttività è un indice della nostra efficacia, ossia della nostra capacità di trasformare i pensieri in azioni concrete. Ed è proprio questo trasformare i pensieri in azioni, con effetti sul mondo reale che migliora la nostra autostima. 
Ovviamente l'obiettivo non può essere generico, del tipo farò del mio meglio, deve essere specifico, deve avere un termine, deve essere realizzabile. Un obiettivo preciso può essere: ogni giorno guardo un video in inglese per 20 minuti per imparare la lingua. Oppure ogni giorno faccio un esercizio per migliorare la mia autostima per almeno un anno. E così via. L'obiettivo può essere in qualsiasi settore, sia esso lavorativo, della sfera personale, può essere anche solo quello di tenere in ordine la casa. Non dobbiamo pensare agli obiettivi come ai grandi traguardi della vita, come ad esempio diventare direttore generale di una grande azienda. L'obiettivo è il raggiungimento di un piccolo o grande risultato, che si desidera. Alla fine che si raggiunga o meno l'obiettivo l'autostima aumenta in ogni caso per aver intrapreso una serie di azioni atte al raggiungimento dello stesso. E se si intraprendono le giuste azioni spesso si raggiunge anche il risultato voluto.

Il quinto suggerimento è quello dell'integrità personale. L'integrità personale è la combinazione dei nostri valori con il nostro comportamento. Quando il nostro comportamento è coerente con i nostri principi e valori allora abbiamo l'integrità, diversamente, ossia quando ci comportiamo in modo poco coerente con i nostri principi e valori, ecco che stiamo tradendo noi stessi. Tradire noi stessi è invalidante per la mente umana perché vuol dire che rifiuta se stessa. A volte ci possiamo trovare in delle situazioni in cui non riusciamo ad essere coerenti con i nostri principi. E ci ritroviamo a rimuginare sopra, ad avere dei sensi di colpa, ad autoaccusarci, tutte cose che minano la nostra autostima. Quindi è di fondamentale importanza essere il più coerenti possibile con il propri principi, a costo di dissentire con le persone che la pensano diversamente da noi, impariamo a non essere sempre per forza d'accordo per paura di offendere qualcuno o di essere rifiutati o non accettati per questo, abbiamo la nostra personale opinione su tutto, basta saperla esprimere nel modo giusto e possiamo dire ciò che pensiamo senza offendere nessuno.

Poiché avere una bassa autostima è un po' come guardare il mondo con delle lenti grigie, un esercizio pratico per migliorare la vostra autostima è quello di mettere delle lenti rosa. Come? Ogni mattina prima di vestirvi, appena svegli, guardatevi allo specchio e ripetete ad alta voce (o a bassa voce se avete paura di essere ascoltati) le cose positive che avete fatto nella vostra vita, anche se non sono recenti, ripeteteveli lo stesso, è importante che vi concentriate molto sui risultati positivi che avete raggiunto, anche piccoli e anche lontani nel tempo. La cosa migliore sarebbe ripetervi e quindi concentravi sulle vostre qualità, se all'inizio vi sembra di non avere qualità, sono sicura che piccoli o grandi successi li avete raggiunti nella vita, perciò iniziate da quelli, e poi man mano che progredite con la vostra autostima, passate alle qualità che possedete.
Questo esercizio va ripetuto per molto tempo, minimo per 6 mesi, ma non ci sono controindicazioni a farlo per molto più tempo. Ricordate che avete impiegato una vita a crearvi una bassa autostima, abbiate pazienza, ci vuole un po' di tempo per rialzarla. Questo è uno dei metodi che io stessa ho usato per migliorare la mia autostima ed è stato in assoluto quello più efficace.

Cosa è più utile per la vostra autostima i 5 suggerimenti o l'esercizio finale? Scrivetelo nei commenti. 

Se ritenete che questo articolo possa essere utile a migliorare l'autostima di qualcuno condividetelo. 


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