Le convinzioni nel modello del coaching

E' del tutto normale che nel coachee si formano delle convinzioni che influenzano le sue azioni, poiché è un processo naturale della mente.


Se sono supportive (ossia lo aiutano ad emergere) non ce ne preoccupiamo in quanto lavorano a nostro favore, ma se sono limitanti entra in azione il coach. Cosa può fare un coach? 


Quando un coach si trova in presenza di convinzioni limitanti il suo lavoro non è semplice. Il coach non è uno psicoterapeuta, non può smontare e riformulare le convinzioni del coachee. Inoltre andrebbe contro quelli che sono due dei principi di base del rapporto di coaching cioè l’alleanza incondizionata con il coachee e il non giudizio. Ricordando che il coach lavora per lo sviluppo del potenziale può rendere il coachee consapevole dell’eventuale convinzione limitante che non gli permette di raggiungere il suo obiettivo. 

 

Il coach per rendere il coachee più consapevole ha a disposizione gli strumenti del coaching e in più può utilizzare la scala di inferenza come un ulteriore tool a supporto. La scala di inferenza è un supporto perché aiuta il coach nella produzione di domande specifiche, che sono lo strumento principale del coach, insieme ai rimandi e ai silenzi. 

La scala di inferenza la possiamo suddividere in tre parti distinte al fine di porre delle specifiche domande:


  1. Relativa all’ambiente e al processo di selezione;

  2. Relativa al significato, l’ipotesi e la conclusione;

  3. Relativa alla convinzione e al comportamento;


La prima parte ci dice che esiste un processo di pensiero che ha come determinate la selezione, la seconda è una parte molto soggettiva, e infine l’ultima parte che lega la convinzione con l’azione. 



Le diverse parti della scala di inferenza possono venire in aiuto al coach per creare delle domande specifiche per ognuna di queste parti, allo scopo di stimolare il coachee a selezionare e a leggere in modo diverso le informazioni, a fargli prendere consapevolezza che esistono dei punti di vista diversi dai propri, e che le convinzioni influenzano le sue azioni e i suoi comportamenti.


Vediamo di seguito alcuni esempi di domande relative alla scala di inferenza:


  • Da dove arriva questa convinzione?

  • Quando si è formata?

  • Quali sono gli elementi principali a supporto di questa convinzione?

  • Chi ha una convinzione diversa da questa, quali ipotesi prende in considerazione?

  • Che relazione ha questa convinzione con il tuo obiettivo?

  • Ci sono stati dei momenti in cui non è andata così? Quando?


Il lavoro del coach non è facile, ma seguendo il metodo del coaching applicato a tutte le difficoltà che un coachee può portare nelle sessioni, lo può supportare nel raggiungimento dei suoi obiettivi. 


Vuoi saperne di più sul metodo del coaching, o magari vuoi un'opinione specifica? Visita la pagina del coaching.


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