Convinzioni e attenzione selettiva, cosa sono?

Tutti noi abbiamo delle convinzioni, alcune di esse sono relative al mondo circostante, alcune relative all’ambiente in cui viviamo, altre sulle persone che interagiscono con noi e infine abbiamo convinzioni anche su noi stessi. 


Le convinzioni possono essere individuate facilmente perché sono affermazioni che hanno due caratteristiche molto ben definite e sono le seguenti:


Generalizzazione. Partendo da eventi isolati la persona ne deduce una validità assoluta e generale. Segue un po’ il metodo scientifico, dove dall’osservazione di singoli eventi si definisce la regola universale. Solo che questo non è un metodo scientifico bensì una distorsione della realtà.


Verità. Vengono vissute come verità assolute. 

Alcuni esempi di convinzione possono essere le seguenti: “le cose vanno sempre peggio”, “le persone del sud sono tutte molto accoglienti”, “tutti i politici sono ladri”. 

Davvero le cose vanno sempre peggio? Davvero tutte le persone del sud sono accoglienti? E tutti i politici sono veramente ladri? 

Queste poche affermazioni, che sono abbastanza comuni, spesso vengono percepite come vere. Ma possiamo affermare con assoluta certezza che sono vere? 


Le convinzioni possono essere supportive o limitanti. 

Sono supportive quando aiutano le persone a raggiungere i loro obiettivi, le fanno progredire, migliorare e danno loro emozioni positive di sicurezza, efficacia, fiducia ecc. 

Sono invece limitanti quelle convinzioni che creano un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi. Di solito sono accompagnate da emozioni di paura, insicurezza, giudizio e via dicendo, che non fanno stare bene la persona.


Le convinzioni possono avere anche un livello di radicamento più o meno profondo. Più sono forti, ossia sono considerate vere, e si rafforzano attraverso l’evidenza, più sono radicate nella persona. 



Come si formano le convinzioni?


Noi viviamo completamente immersi in un ambiente (un po’ come un pesciolino immerso nel suo acquario), in questo ambiente ci sono infinite stimolazioni per la nostra mente.

Pensate a tutti i suoni, anche quelli di sottofondo non percettibili, a tutti i particolari di tutti gli oggetti, a tutte le parole dette, il tono, le micro variazioni dei muscoli e delle espressioni delle persone e via dicendo. 


Nel film limitless si evidenziano molto bene le infinite informazioni che arrivano alla nostra mente. 


Il film parla di un uomo che prende una sostanza sotto forma di pillola, chiamata NZT 48, una smart drug che serve per migliorare e stimolare le connessioni cerebrali.
Questa droga permette al protagonista di vedere e ricordare tutto, anche solo un viso in una foto di gruppo stampata su un giornale che ha sfogliato velocemente mentre era al bar 10 anni prima. Questa pillola ha degli effetti collaterali deleteri, perché la mente e il corpo devono affrontare uno sforzo immane per portare allo stato cosciente tutte queste informazioni immagazzinate nell’inconscio. Ovviamente il protagonista del film trova un antidoto che annulla gli effetti collaterali.
Nella realtà non esiste l’NZT e dobbiamo accontentarci di vivere una vita con i limiti imposti dalla natura.

Ma siamo proprio sicuri che questi limiti siano veramente dei limiti?

Proprio come nel film, la fatica e il dispendio energetico per notare e ricordare a livello cosciente tutte le infinite informazioni sarebbe troppo dispendioso e faticoso per la nostra mente.

Allora la natura ha elaborato un sistema a dir poco geniale, che è quello di porre l’attenzione cosciente solo su alcuni dati in particolare, selezionati tra gli infiniti possibili. Si chiama attenzione selettiva. In sostanza ci focalizziamo su una porzione di realtà. Una porzione ristretta, parziale, soggettiva e tralasciamo le infinite altre informazioni su di essa.

Una volta “vista” l’informazione gli diamo un significato, che ovviamente è soggettivo, non potrebbe essere diversamente. 

Successivamente la mente dà anche un’interpretazione, ossia fa delle ipotesi sull’informazione selezionata. 

Da queste ipotesi traiamo delle conclusioni. Queste conclusioni generano le nostre opinioni sulla realtà.

A questo punto del processo siamo solo a livello di Opinione. Ma come si passa dal livello di opinione a quello di Convinzione?


Sempre per rendere efficiente il processo e il risparmio energetico, la nostra mente non mette in discussione quanto è stato già analizzato e lo prende per buono. Di conseguenza mentre andiamo avanti con la nostra vita, la mente continuando con il processo di attenzione selettiva, selezionerà le informazioni che aveva già visto in passato, tralasciando ancora una volta le altre infinite possibilità, e il processo riparte. 


Si crea quindi una distorsione in base alla quale la nostra mente va a prendere tutti gli elementi dell’ambiente circostante e seleziona solo quelli che confermano le nostre convinzioni. 


E… ripetizione dopo ripetizione si forma un sentiero dei pensieri molto battuto dai neuroni, tanto da farlo diventare un’autostrada. Ecco che, grazie all’attenzione selettiva e alla ripetizione, si formano le convinzioni


Quanto più si ripete il processo, si percorre il sentiero, tanto più la convinzione diventa radicata dentro di noi, e viene vissuta dalla persona come una verità assoluta. Queste convinzioni vissute come verità, determinano il comportamento delle persone. È un processo che avviene per tutti gli esseri umani, inclusi me e te.


Il nostro comportamento influenza a sua volta il nostro ambiente e il circolo, che sia esso virtuoso o vizioso, ricomincia. Mettiamo così delle solide basi per le famigerate profezie che si auto-avverano.



Questo meccanismo è illustrato molto bene nel seguente schema, che viene chiamato scala di inferenza.

L’inferenza è un ragionamento con cui si trae una conseguenza da una o più premesse.





Se leggiamo la scala di inferenza al contrario, essa ci dice che la nostra vita è frutto di una serie di opinioni, confermate più volte dentro di noi, che sono frutto di una interpretazione soggettiva di una porzione di realtà.

Leggi l'articolo correlato qui.


Ritieni di avere delle convinzioni che non ti permettono di far uscire il tuo potenziale? Oppure hai delle convinzioni che ti sono molto utili? Se ti va faccelo sapere nei commenti.



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